
VIAGGIO AMICI #12:
ROBERTA MACRI
Ho iniziato a danzare sin da bambina, all’età di 4 anni, e come dico sempre, non ho mai smesso. Dopo l’incidente nel 2011, che mi ha resa paraplegica, ho praticato svariati sport, dal tiro con l’arco al nuoto, ma in tutto ciò mancava la danza, così ho deciso di documentarmi su internet ed, ho scoperto, un nuovo mondo, che, inizialmente mi spaventava come tutte le cose nuove ma che, successivamente, mi ha appassionata ancora di più perché mi dà la possibilità di trasmettere il mio amore per la vita. Tornata a casa, alcuni miei amici organizzavano un evento sulla danza, dunque, ho chiesto loro se mi sarei potuta esibire anche io con una coreografia di danza in carrozzina, ed è stato così. Ho ballato in coppia con il mio primo partner di danza Simone Vasquez. Da quel momento, è stato un crescendo.
Attualmente ballo in coppia con Alessandro Coco e con il gruppo di ballo della Dancing Art diretta dal maestro Salvatore De Mariano, il quale mi ha permesso di prendere parte ai suoi musical come attrice ed è riuscito anche a farmi cantare. La mia danza mi ha permesso di girare tutta Italia per portare la mia testimonianza, ho visitato diversi paesi della nostra splendida penisola, tra cui Ascoli, Varese, Roma, Reggio Calabria, Bologna, Rimini, ecc e soprattutto tantissimi luoghi della mia terra natale, la mia amata Sicilia. Ho unito l’utile al dilettevole, anche perché viaggiare è qualcosa che piace a chiunque e ci fa sentire liberi da ogni cosa, ed io ho la fortuna di sottolinearne ancor di più il significato portando il mio messaggio di vita ovunque me ne venga data la possibilità. Sono stata affiancata da maestri di alto rilievo, da Garrison Rochelle ad Andrè De La Roche.
Ho partecipato a diverse trasmissioni televisive, tra cui La Vita in Diretta dove ho parlato della mia storia in relazione alla danza ed alle Iene, dove, insieme al mio ragazzo, abbiamo fatto conoscere l’amore in carrozzina, dunque, come l’amore vero abbatte tutti i pregiudizi sulla disabilità.
Non mi limito a viaggiare solo per le mie esibizioni ma quando posso scappo anche da questo organizzandomi, con altre due coppie di amici, dei viaggi per visitare l’estero. L’ultima meta è stata Budapest, città anni luce avanti all’Italia sul tema dell’abbattimento delle barriere architettoniche anche se con mezzi rudimentali. Noi abbiamo solo la teoria rivoluzionaria ma ci manca la pratica. La prossima meta, viaggio già programmato, sarà Amsterdam per scoprire le bellezze di un paese che vive 24 ore su 24.
Mio padre, Giovanni Macrì, ha anche scritto un libro che racconta la nostra esperienza di vita dal giorno dell’incidente ad oggi, dal titolo “Dopo il buio della notte c’è sempre una nuova… Alba”. E’ il racconto di un padre la cui figlia è stata resa paraplegica a seguito di un incidente stradale. L’errore di una persona ha stravolto la vita a tante altre. Sei mesi vissuti lontano da casa in un istituto di riabilitazione motoria, circondati fortunatamente da persone “speciali”, dove la ragazza, prendendo coscienza di una realtà che non le apparteneva, ma con cui dovrà conviverci a vita, ha accettato la sua disabilità e continua, poi a casa, la sua battaglia a che anche altri nelle sue condizioni possano realizzare, come grida lei al mondo intero, che tutto è possibile, basta volerlo.
